Sabato 10 ottobre a Roccaraso (AQ) si parlerà di geologia
del territorio, della sua storia e dello sciame sismico in
corso da alcuni mesi. La ricerca sui precursori.
Un appuntamento importante dove la cittadinanza, non solo di Roccaraso, è invitata a parteciparvi.
Il tema è molto attuale e visti gli scenari di quest'ultimo decennio quali Sumatra, L'Aquila, Haiti, Giappone, Nepal, Cile e molti altri ancora, diventa sempre più importante informare la popolazione su possibili scenari che potrebbero essere causati da un forte sisma e fornire le giuste indicazioni su ciò che si può fare prima, su come ci si deve comportare durante, e cosa fare dopo un violento terremoto.
Il territorio abruzzese è situato in una zona ad alta pericolosità sismica e in passato più volte è stato stravolto e devastato da violenti terremoti.
La loro occorrenza è causata da una serie di importanti strutture sismogenetiche in continuo movimento che durante i decenni e i secoli si caricano di energia per liberarla improvvisamente sotto forma di onde sismiche.
Conoscere in modo approfondito queste strutture può aiutare a comprendere i meccanismi che generano i terremoti. Grazie ai sismometri è possibile registrare tutta l'attività sismica, anche la più piccola, e i sismogrammi prodotti forniscono importanti notizie sulla propagazione delle onde, la velocità e il tipo di terreno su cui viaggiano.
Aprirà l’incontro il Prof. Francesco Brozzetti dell’Università di Chieti che parlerà della «Geologia Regionale dell’Appennino Centro-Meridionale».
Seguirà il Prof. Francesco Stoppa della ISSO-International Seismic Safety Organization che illustrerà i «Fondamenti di rischio sismico e sua mitigazione».
Concluderà Leonardo Nicolì Direttore della iAReSP che illustrerà «La ricerca scientifica dei precursori sismici» e le tecniche multidisciplinari utilizzate nella nuova sala di monitoraggio di Pizzoli (AQ)
Il Convegno si terrà sabato 10 ottobre 2015 alle ore 15,00 presso la Sala Consiliare “G. Spataro” nel comune di Roccaraso con ingresso libero aperto al pubblico.
A conclusione delle relazioni sarà aperto un dibattito e i relatori si metteranno a disposizione dei cittadini e degli amministratori per rispondere alle loro domande.
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