La sequenza iniziata alle ore 03:36 del 24 agosto 2016
sta facendo il suo decorso con eventi in diminuzione
sia per magnitudo che per frequenza, ma non è finita.
Nei primi 18 giorni, cioè dal 24 agosto al 10 settembre, sono state registrate poco meno di 8.000 scosse o meglio, sono quelle regolarmente localizzate ed inserite negli elenchi.
Nelle prime ore e nei primi giorni tantissimi terremoti più piccoli, strumentali, sono stati omessi dalle liste che sarebbero diventate interminali e non controllabili. La terra ha infatti tremato in continuazione fino ad un iniziale rallentamento. Il 24 agosto, infatti, sono stati inseriti negli elenchi solo 47 terremoti minori di M 2.0 e il giorno successivo solo 236. Per questo motivo nel grafico (clicca sull'immagine per ingrandire) che vi mostriamo sono indicati solo gli eventi sismici con magnitudo a partire da 2.0
La sequenza sismica generata dall'evento principale di Mw 6.0 sta facendo il suo normale decorso con terremoti che risultano in diminuzione sia per magnitudo massima giornaliera si per frequenza di accadimento seguendo e rispettando la legge di Omori.
Lo scorso 3 settembre si è registrato un piccolo aumento di scosse con 2 terremoti maggiori di M 4.0 mentre nei giorni 2, 4 e 9 settembre non è stato registrato alcun terremoto di magnitudo maggiore del grado 3.
Durante le settimane o mesi a seguire la sequenza perderà ancora vigore ma non è possibile escludere a priori nuovi aumenti o addirittura nuovi terremoti simili alla scossa del 24 agosto se non anche superiori. La storia sismica moderna d'Italia ci ha insegnato che spesso ci possono essere ritorni a poche ore (Umbria 1997 e Molise 2002), settimane (Emilia 2012) o mesi (Friuli maggio e settembre 1976).
Nella cartina qui sopra, ingrandibile con un clic, sono riportati gli epicentri degli 8.000 terremoti registrati fra Montereale (AQ), Norcia (PG), Arquata del Tronto (AP) e Ussita (MC) che comprendono un'area di circa km 30x15 in direzione SE-NW (Sud-Est Nord-Ovest) in perfetta linea con la catena Appenninica.