Ogni anno nascono discussioni sull'aumento
dell'attività sismica nel mondo, ma cerchiamo di capire
il perché e qual è la realtà dei fatti anche con grafici
Da diversi anni la comunicazione ha cambiato decisamente velocità e di ogni fatto che accade, in qualsiasi angolo del mondo, abbiamo la possibilità di vedere in tempo reale, quasi in diretta, le immagini e i video della tragedia, del crollo di un palazzo, di un terremoto, di una frana o anche di un attentato terroristico.
Fatti che sono sempre accaduti, anche nel passato più remoto, ma che oggi passano sui social in tempo reale e condivisi a struttura piramidale per una diffusione rapidissima. Quanto più la notizia è catastrofica quanto più rapida sarà la sua diffusione.
Anche le notizie allarmanti viaggiano rapidamente e sono soggette a grande diffusione come succedeva qualche anno fa con i terremoti ipoteticamente indotti da H.A.A.R.P., ormai dismesso da diversi anni.
Attualmente è invece partita una nuova moda, quella delle "trivelle" .
Lo abbiamo visto nei giorni scorsi dopo lo sciame in Adriatico me se n'è parlato già dopo i terremoti dell'Emilia.
Dopo ogni terremoto qualcuno si pone la domanda se quell'evento sia stato indotto dalle trivellazioni e subito dopo la stessa domanda viene virilizzata dagli utenti quasi che a non farlo si diventi "utenti di serie B".
In questi giorni, come succede ogni anno, circolano nuovamente le voci di una "crisi sismica mondiale", dove i terremoti sono in grande aumento rispetto a quanto succedeva in passato.
Bene, non c'è niente di più falso ma dobbiamo capire il perché ogni tanto nascono queste iniziative sconsiderate.
Pare ovvio che il tutto parta dalla base, da qualche utente inesperto che si è avvicinato, forse per caso, al mondo dei terremoti e guardando le innumerevoli liste disponibili sul web si pone una domanda e si autorisponde senza prima verificarne la reale situazione.
Una lista piena di eventi sismici che generalmente in TV non passano perciò questo significherebbe che "prima" i terremoti non c'erano. In realtà, come vedremo nelle successive tabelle e grafici, l'attività sismica mondiale è sempre la stessa, mentre in TV continueranno a passare solo le notizie delle più grandi tragedie. L'ultima è quella del terremoto in Nepal dello scorso aprile.
Nella tabella il riassunto dal 2005 ad oggi suddiviso per magnitudo, di seguito i grafici.
Da questa tabella si evincono immediatamente due dati importanti:
a) l'attività risulta pressoché identica ogni anno
b) Perfetta proporzione di 1/10 per differenza di grado sismico
I due successivi grafici sono realizzati con scala dell'asse logaritmica, in quanto altrimenti non comprensibili, mentre l'ultimo è realizzato con scala dell'asse lineare con somma in barre.
In questi 11 anni l'attività sismica risulta regolare con un aumento nel 2011 dovuto alla gravissima sequenza del Giappone dove a seguito del terremoto di magnitudo 9.0, uno dei più forti mai registrati, si è generata una grandissima sequenza di repliche all'evento principale.
Nella successiva ed ultima tabella possiamo confrontare la periodicità degli eventi suddivisi per magnitudo per meglio comprendere che in questo momento non c'è in atto alcuna crisi sismica.
Anche per l'italia vale in generale quanto già descritto e questo potrebbe/dovrebbe farci comprendere che prossimi forti terremoti sono attesi nel breve/medio periodo, perché questo è ciò che ci racconta la storia sismica del nostro paese.
L'ultimo terremoto maggiore di M 5.5 è assente sul nostro territorio da maggio 2012 mentre l'ultimo violento terremoto (M ≥6.5) risale al 1980 (Irpinia)
La storia si ripeterà ancora ma la cosa più avvilente è che dopo ogni tragedia nulla mai cambia e ognuno di noi si risveglierà solamente dopo aver avvertito un violento terremoto rendendoci conto che il terremoto c'è ed esiste... per poi dimenticarsene nuovamente qualche giorno o mese dopo.