Alle ore 07:40 del 30 ottobre 2016 il centro Italia è
nuovamente sconvolto da una violenta scossa di Mw 6.5
ma straordinariamente non si contano vittime
Un nuovo devastante terremoto, come non accadeva dal 1980 (Irpinia Mw 6.9), che ha sprigionato energia circa 5 volte in più rispetto al terremoto del 24 agosto di Mw 6.0 di Accumoli
In un precedente articolo abbiamo pubblicato il grafico grezzo dell'attività di rilevamento del gas radon così come misurato dalla stazione multidisciplinare iAReSP-Tellus Project di Pizzoli nei giorni precedenti il primo terremoto.
Oggi vogliamo mostrare i dati grezzi di quanto accaduto prima del più violento terremoto del 30 ottobre di Mw 6.5
La distanza stazione/epicentro è di Km 49,147, quasi il doppio rispetto al terremoto del 24 agosto. Anche in questo caso sono stati rilevati dei segnali che saranno oggetto di studio e che dovranno trovare conferme prima di poter accertare che non si tratti semplicemente di una correlazione casuale.
La stazione dispone di un radonometro con camera ionizzante che rileva i decadimenti Alfa del radon222 e successivamente contati grazie ad una scheda di acquisizione. Il gas che misuriamo è esclusivamente quello che fuoriesce dal sottosuolo nel punto esatto di misurazione e, dal punto di vista geofisico, esclusivamente quello eventualmente prodotto dalle rotture o microrotture della faglia di Pizzoli.
Microrotture che possono verificarsi durante il processo principale di rottura di faglie limitrofe come nel caso del 30 ottobre. È bene ricordare che se è vero che la rottura avviene all'improvviso è altresì vero che il processo inizia molto tempo prima coinvolgendo un'area molto estesa.
Il grafico comprende un lungo periodo che va dal 10 ottobre al 5 novembre (clicca sull'immagine per ingrandire) nel quale è evidenziata un'anomalia nei giorni 27 e 28 ottobre, cioè alcuni giorni prima del forte terremoto il cui tempo di arrivo è indicato con la linea rossa verticale (ore 06:40 UTC del 30/10/2016).
Nella stazione multidisciplinare rileviamo numerosi altri fattori alcuni dei quali potrebbero aver interferito nella misurazione del radon, motivo per cui è bene approfondire attentamente prima di poter confermare la presenza di una reale anomalia di carattere sismico.
Riproduciamo anche il grafico relativo al primo terremoto di agosto dove si è presentata una simile situazione.
A fine novembre accenderemo finalmente la seconda stazione a Cagnano Amiterno la cui distanza con la stazione di Pizzoli è di circa 9 Km e potremo quindi iniziare a rilevare simultaneamente due diversi valori che risulteranno importantissimi per ottenere verifiche o smentite.
Stiamo anche lavorando per l'attivazione di una terza stazione nei pressi di Campotosto così da ottenere una prima vera e propria triangolazione dei dati.