Il giorno 1 aprile 2009 ci furono poche scosse e...
...tante rassicurazioni
L'epicentro del terremoto di Ml 2.5 del 1 aprile 2009
Anche il primo aprile 2009 sarà caratterizzato da un certo numero di scosse, per l'esattezza 22, ma tutte di piccola entità.
La più importante fu un evento di magnitudo 2.5 alle ore 12:33 alla solita profondità e nel solito sito epicentrale, il Monte Roio.
Ma nella giornata di ieri ci fu la famosa riunione della Commissione Grandi Rischi tenutasi in via straordinaria a L'Aquila. Straordinaria in quanto queste riunioni vengono normalmente svolte nella sede romana.
Le radio, le televisioni e i giornali pubblicarono le notizie ricevute e qui vi proponiamo alcuni passaggi di un articolo comparso sul quotidiano Il Centro nell'edizione aquilana del 1 aprile 2009:
COMMISSIONE GRANDI RISCHI.
«Convivere con le caratteristiche dei territori e mantenere uno stato di attenzione, senza avere uno stato di ansia: sono gli insegnamenti da tenere a mente dopo le ripetute scosse sismiche avvertite nelle ultime ore nell’Aquilano», secondo il vice capo dipartimento della Protezione civile, Bernardo De Bernardinis, inviato in città dal capo del settore, Guido Bertolaso, che ieri sera ha presieduto la riunione della Commissione nazionale grandi rischi, a Palazzo Silone.
RASSICURAZIONI.
«Come protezione civile», ha aggiunto De Bernardinis, «siamo a fianco di sindaci e cittadini. La comunità scientifica conferma che non c’è pericolo, perché c’è uno scarico continuo di energia; la situazione è favorevole. Questa vicenda deve insegnare due cose: convivere con territori fatti in questo modo, cioè a rischio sismico; mantenere uno stato di attenzione, senza avere uno stato di ansia». C’è da rassicurare, per quello che si può, la popolazione, soprattutto dopo le voci «di qualche imbecille», come ha precisato lo stesso Bertolaso, «che ha messo in giro possibili allarmi con scosse ancora più forti». L’Istituto nazionale di geofisica esclude la possibilità di prevedere terremoti e il concetto è ribadito dall’assessore regionale alla Protezione civile, Daniela Stati, e dal responsabile Protezione civile della prefettura dell’Aquila, Gianluca Braga.
“...perché c'è uno scarico di energia...” “...la situazione è favorevole...”
ma purtroppo la scala della magnitudo Richter è una scala logaritmica pertanto per scaricare l'energia, che invece scaricherà quella futura e maledetta notte del 6 aprile, ci sarebbero volute ben altre 1.000 scosse di magnitudo 4
Queste notizie diedero una boccata di ossigeno a quanti erano sul procinto di una crisi di nervi (o lo erano già).
A sinistra Bernardo De Bernardinis all'epoca Vicecapo della Protezione Civile Nazionale
Nelle successive immagini i 22 epicentri del 1 aprile 2009 e tutti gli epicentri dal 16 gennaio, data di inizio dello sciame sismico.