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Abbandonati ormai da diversi anni i vecchi sismografi che disegnavano i tracciati sismografici sui rulli di carta, la tecnologia moderna ci permette, grazie all'elettronica, di utilizzare strumenti molto più piccoli e molto più precisi ed efficaci grazie alla creazione di sismogrammi direttamente su PC e con un totale controllo computerizzato, motivo per cui il termine “sismografo” è oggi sostituito dal nome più corretto di “sismometro”.

Nella giornata di ieri, sabato 12 settembre, Mauro Mariotti titolare della S.A.R.A. di Perugia ha installato il sensore SR04 capace di rilevare movimenti fino al miliardesimo di metro. È stata installata anche una sonda GPS per la sincronizzazione oraria satellitare, determinante in una rete sismometrica per la corretta sincronizzazione degli strumenti.
La perfetta sincronizzazione è importantissima per il rilevamento automatico dei segnali sismici registrati da più strumenti dislocati in aree diverse in quanto l'altissima velocità delle onde sismiche, circa 700 metri in un decimo di secondo, non permette margini di errore.

Il sensore triassiale, posizionato in direzione del Nord geografico, è in grado di distinguere le tre direttrici delle onde sismiche: Nord-Sud, Est-Ovest e Verticale. Questo sismometro ha la capacità di registrare anche piccolissimi terremoti vicini a magnitudo zero ma, trattandosi di uno strumento a corto periodo, ha maggiori difficoltà nel rilevare onde a frequenze più alte provenienti da ipocentri molto distanti dalla stazione di rilevamento.


Sul sito web di Tellus Project, alla pagina Rete Sismica, è ora disponibile la visione in diretta h24 della traccia sismometrica e i DRUM riepilogativi.
(>Rete Sismica >Abruzzo >Pizzoli o cliccando nel triangolo blu)

Si tratta di un segnale inviato in streaming pertanto è comprensibile un ritardo visivo di circa 5/15 secondi.

Per potersi collegare alla Rete Sismica è indispensabile la registrazione al sito web che può essere velocemente effettuata cliccando qui.

Dal punto di vista geologico dobbiamo invece dire che l'area di sito della Stazione Sismica di Pizzoli (802 m s.l.m.) si trova in un vallone ricco di sedimenti e di materiale accumulato nei millenni o milioni di anni, che hanno formato una superficie di circa 15 metri di terra. Tale sistema non è ideale per l'alloggiamento del sismometro in quanto, a causa di mancanza di strato solido roccioso, i segnali vengono amplificati generando numerosa attività antropica quali il passaggio di automobili o il movimento di alberi causato dal vento. 

Una volta terminati i lavori di installazione di tutti gli strumenti, ne mancano ancora sette, sarà necessario organizzare un piano tecnico volto a isolare il sismometro dalla struttura o trovare una sede idonea, nei pressi dell'attuale, per il solo sismometro.


Mauro Mariotti della S.A.R.A di Perugia e Leonardo Nicolì Direttore della iAReSP

 

A fine lavori la Stazione Sismica di Pizzoli sarà aperta al pubblico, in orari e giorni ancora da definire, dove i cittadini potranno visitarla, informarsi e avvicinarsi al mondo della ricerca e della geofisica. Saranno organizzati incontri con le scuole per spiegare ai ragazzi cosa sono i terremoti, perché avvengono e come ci si può difendere. 

 

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