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Alle ore 16:00 di oggi 28 settembre 2015 sono trascorsi

3,8 giorni dall'accensione del Radon Ion Chambers.

Sono iniziate a Pizzoli le misurazioni Radon in continuo.

 

Il Radon è un gas nobile radioattivo, privo di odore, colore, sapore ed è estremamente volatile. Il Radon è l’elemento chimico che nella tavola periodica viene rappresentato dal simbolo Rn e numero atomico 86. Scoperto nel 1898 da Pierre e Marie Curie, è un gas nobile e radioattivo che si forma nella catena di decadimento dell’Uranio-238.

Il Radon è un gas molto pesante, pericoloso per la salute umana se inalato. L’isotopo più stabile, il 222Rn ha una vita media di 3,8 giorni e viene usato in radioterapia. Uno dei principali fattori di rischio del Radon è legato al fatto che accumulandosi all’interno di abitazioni diventa una delle principali cause di tumore al polmone. Si stima che sia la causa di morte per oltre 20.000 persone nella sola Unione Europea ogni anno ed oltre 3.000 in Italia. Polonio e Bismuto sono prodotti, estremamente tossici, del decadimento radioattivo del Radon.

Questo gas nobile è studiato da oltre mezzo secolo in tutto il mondo e, se pur riconosciuto come interessante precursore del terremoto, ad oggi non è ancora possibile utilizzarlo per predire gli eventi.

Anche noi stiamo lavorando per raggiungere questo importante traguardo. La sera del 24 settembre è stato acceso il primo Radon Ion Chamber presso la nostra sede di rilevamento multidisciplinare di Pizzoli e alle 16:00 odierne sono trascorsi esattamente 3,8 giorni. Questa informazione vuole significare che la camera ionizzante contenuta nello strumento ha avuto modo riempirsi di gas e stabilizzarsi definitivamente. In caso di spegnimenti dovuti a qualsiasi motivo, alla sua riaccensione lo strumento sarà in grado di misurare immediatamente salvo che lo stesso non venga spostato dalla sua posizione originaria.

Più sotto vi mostriamo due grafici che indicano gli stessi tempi di misurazione e cioè dalle ore 03:00 alle ore 15:00 di oggi 28 settembre 2015 ma con frazioni temporali diverse.

Per uno studio maggiormente approfondito utilizzeremo due intervalli di misurazione. Nel primo grafico fra un punto e quello successivo trascorrono 60 minuti mentre nel secondo 10 minuti.
Saremo quindi in grado di vedere nel dettaglio cosa succede nel periodo di un’ora grazie alle sei frazioni in essa contenute. Ovviamente lavoreremo prevalentemente sui numeri mentre i grafici saranno utilizzati per identificare visivamente eventuali anomalie delle emissioni.

I grafici sono già pubblicati in un’apposita pagina del sito web e per ora sono disponibili alla visione solo al gruppo di ricerca. 


Grafico con intervalli di 60 minuti


Grafico con intervalli di 10 minuti

 

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