Il Nord-Est italiano è già stato colpito diverse volte da
violenti terremoti. L'ultimo risale al 1976 (M 6.5) ma vanno
ricordati anche quelli del 1936, 1873, 1794, 1511 e 1348
Come si evince dalla Carta della Pericolosità Sismica dell'INGV (ordinanza PCM del 28 aprile 2006) il territorio del Nord-Est risulta ad elevata pericolosità sismica e in passato è già stato stravolto da diversi terremoti molto violenti.
In ordine temporale nel 1976 (M 6.5) con epicentro nel gemonese (UD), 1936 (M 6.1) e 1873 (M 6.5) con epicentri nel bellunese poco a Sud di Longarone, 1794 (M 6.0) nel pordenonese nei pressi di Tramonti di Sopra, 1511 (M 7.0) nella zona di Faedis (UD) al confine con la Slovenia e 1348 (M 7.0) con epicentro al confine con l'Austria poco a Nord di Tarvisio (UD).
L'Italia è un paese altamente sismico, dal 2000 ad oggi
sono circa 350 i terremoti importanti registrati in tutte
le regioni italiane, Sardegna compresa
Nell'immagine in alto i cerchi mostrano i terremoti dal 2000 ad oggi di magnitudo maggiore del 4.0 e le stelle quelli di magnitudo maggiore di 5.0 (Vedi tabella più sotto)
L'area mediterranea è una zona geologicamente molto complessa e quindi caratterizzata da importante sismicità che periodicamente fa registrare anche violenti terremoti.
Il nostro paese unitamente ai paesi balcanici, la Grecia e la Turchia risentono maggiormente dell’estrema vicinanza del confine tra la Placca Africana e quella Eurasiatica.
Dopo la Conferenza di Tirana è la volta di Creta
La iAReSP presenterà Tellus Project al Convegno
MESAEP dal 26 al 30 settembre
Il MESAEP Environmental Pollution and its Impact on Life in the Mediterranean Region è uno degli appuntamenti più importanti che si svolge in Europa ogni due anni. Quest'anno è la volta di Creta, l'ultima volta in Italia risale a Bari 2009, ed è realizzato in collaborazione con Hellenic Society of Toxicology, Aristotle University of Thessaloniki, Greece, University of Ioannina, Greece, Technical University of Istanbul, Turkey, Politecnico di Torino, Italy, Helmholtz Zentrum München, Germany, The HEALS consortium, The CROME consortium, Agilent Technologies SA.
Il mese di giugno era iniziato con una bassissima
attività sismica ripresa a fine mese e recuperata
durante il mese di luglio
di Leonardo Nicolì
Dopo il "rallentamento" sismico registrato nei primi 20 giorni del mese di giugno l'attività in Italia ha avuto una ripresa riportando il mese di luglio vicino alla media.
I terremoti avvengono con una determinata frequenza
seguendo delle regole non sempre casuali.
Analizziamo i dati da gennaio dello scorso anno
di Leonardo Nicolì
È bene precisare subito che essendo oggi il 12 di giugno, quindi neppure a metà mese, i dati indicati nell’ultima riga della tabella, quelli appunto riferiti al mese in corso, sono riferiti ad una proiezione calcolata in base al numero di accadimenti fino ad oggi registrati.
Per tutti i mesi precedenti i dati sono reali ed estrapolati dal database ISIDe che potrebbero contenere anche alcuni eventi registrati fuori dal territorio nazionale, o in mare, ma che comunque rientrano nelle logiche abituali di pubblicazione.
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