I vulcani affascinano,
terrorizzano e a volte... uccidono.
18 maggio 1980 il Monte Sant’Elena esplode

Il Monte Sant’Elena nello Stato di Washington, Stati Uniti
“È uno dei più violenti fenomeni della Terra. La cenere si innalza in cielo per 30 Km, i detriti si muovo a velocità supersonica, la gente è sepolta viva dal fango. Si lascia alle spalle un paradiso distrutto. Per fortuna il Sant’Elena è in una zona disabitata ma se un'altro vulcano eruttasse vicino a una città come Seattle?”
A L’Aquila si dice che il terremoto ”torna” ogni 300 anni,
in Friuli ogni 100. Ma sarà vero che i terremoti
hanno memoria e sanno quando tornare?

La terra fa un giro intorno al Sole in circa 365 giorni e ruota sul proprio asse in circa 24 ore. Se per “periodico” intendiamo questo la risposta al quesito di questo articolo è si.
Ma per i terremoti esiste una periodicità così precisa? In questo caso la risposta è assolutamente no anche se...
I terremoti sono fra i fenomeni naturali più devastanti
e imprevedibili e quando colpiscono niente e nessuno
è al sicuro!

“Senza preavviso la terra si spacca, trema e cede sotto i nostri piedi, quando colpiscono niente e nessuno è al sicuro. Ogni anno il pianeta è scosso da milioni di eventi sismici in gran parte quasi impercettibili ma almeno una volta l'anno in qualche parte nel mondo il colpo lascia il segno.” (Passaggio a Nord Ovest)

Il 23 novembre 1980 una violentissima scossa sismica
di magnitudo 6.9, fra le più forti registrate in Italia,
distrugge l'Irpinia e spezza 2.914 vite.
“La domenica distruttiva”, un docufilm in memoria

Alle ore 19:34:52 un violentissimo terremoto colpì una vasta area della Campania centrale e della Basilicata Nord-Occidentale con ingentissimi danni e migliaia di vittime.
In 90 secondi, quella domenica, vennero distrutti Castelnuovo di Conza (SA), Conza della Campania (AV), Laviano (SA), Lioni (AV), Sant'Angelo dei Lombardi (AV), Senerchia (AV), Calabritto (AV) e Santomenna (SA) dove l'intensità Mercalli fu stimata nel grado X.
Anna Riggio, ricercatrice presso l’Istituto Nazionale
di Oceanografia e Geofisica Sperimentale (OGS Trieste),
illustra l’intera tematica del gas Radon
Il Grafico della Stazione iAReSP di rilevamento Radon in fase di test
di Anna Riggio
RIASSUNTO
Il Radon è un gas naturale, radioattivo, prodotto nel suolo dal decadimento dell’elemento Radium, prodotto a sua volta dall’Uranio. Il suo tempo di decadimento è di 3,8 giorni. Come tutti i gas ha molta mobilità e può circolare nel terreno attraverso le fratture delle rocce e gli spazi tra i granuli dei terreni incoerenti. Purtroppo si insinua anche all’interno degli edifici, raggiungendo anche alte concentrazioni, e costituendo, come gas radioattivo, un rischio per la salute. Misure di Radon sono fatte all’interno delle abitazioni per controllare che il livello di concentrazione non superi i limiti consentiti dalla normativa.
Oltre 15.000 terremoti registrati nel bacino di Gubbio
dal 2012 ad oggi grazie a numerosi strumenti
dislocati sul territorio ad alta pericolosità sismica

Tantissimi sono i terremoti registrati durante diversi sciami localizzati su diverse strutture sismogenetiche che costituiscono il territorio di Gubbio.
Negli ultimi anni è sensibilmente aumentata l'attività sismica in questa zona dell’Appennino umbro-marchigiano ma è anche vero che l'INGV (Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia) ha dotato tale territorio di numerose stazioni di rilevamento grazie alle quali non solo è possibile registrare anche i più piccoli terremoti ma è anche possibile identificarne i parametri necessari per la corretta localizzazione.
Albert Einstein, il grande uomo che ci ha insegnato
a guardare e comprendere il mondo dell'universo
con la teoria della relatività riassunta nella formula E=mc2

Nel 1905 Albert Einstein formulò la teoria della “relatività ristretta” con la quale risolse le contraddizioni tra relatività galileiana ed elettromagnetismo. Nel 1915 con la teoria della “relatività generale”, riuscì a risolvere il conflitto tra la relatività ristretta e la teoria della gravitazione di Newton.
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