Ancora presente l'attività sismica nell’Appennino
Tosco-Emiliano.
Rappresentazione in video grafica 3D dello sciame

L'Appennino Tosco-Emiliano è soggetto da diversi mesi ad insistenti sciami sismici che stanno interessando in modo particolare le province di Bolgona e Modena sul lato emiliano e le provincie di Pistoia e Firenze sul lato Toscano.
Quante volte avete fatto questa domanda?
Quante volte l’avete letta sui social subito dopo
un terremoto? Infinite.

La paura fa 90, si dice a Napoli e non solo.
Ogni volta che avviene un terremoto un po’ più forte del solito in molti cercano aiuto e rassicurazioni e perciò diventa quasi lecito domandare se sia il caso di preoccuparsi o meno.
Trema la Puglia e insistenza sull’Appennino
Tosco-Emiliano. Il Video con grafica 3D degli
ipocentri dei terremoti emiliani

Continua con insistenza lo sciame sismico riattivatosi ieri sull'Appennino Tosco-Emiliano.
Poco fa una scossa di magnitudo 3.3 avvertita dalla popolazione in modo piuttosto forte anche a causa dell’estrema superficialità, solo 5,5 Km.
Ripresa l'attività sismica nei pressi di Lizzano in Belvedere
già iniziata lo scorso febbraio

La scossa di M 2.7 del 15 aprile registrata dalla stazione di Villa Collemandina (LU)
Le zone interessate dallo sciame sismico di questi ultimi mesi sull'Appennino tosco-emiliano sono sostanzialmente due, Lizzano in Belvedere e Castiglione dei Pepoli entrambe in provincia di Bologna.
Il tutto è iniziato il 23 gennaio, più ad Est dell'attuale sciame, che ha evidenziate sin da subito una intensa attività che ha generato in poche ore l'evento più forte di Mw 4.3
Nel dossier, le ipotesi simulano un sisma di intensità
pari al massimo storico registrato in ogni singola città.
160.000 a Catania e almeno 7000 a Roma

Nella banca dati del Dipartimento della Protezione Civile è pianificata l’emergenza in caso di terremoto. Migliaia di schede riservate, aggiornate periodicamente e mai rese pubbliche. Una per ogni Comune con tutti i numeri necessari a valutare gli effetti di un sisma e predisporre così i soccorsi.
I vulcani affascinano,
terrorizzano e a volte... uccidono.
18 maggio 1980 il Monte Sant’Elena esplode

Il Monte Sant’Elena nello Stato di Washington, Stati Uniti
“È uno dei più violenti fenomeni della Terra. La cenere si innalza in cielo per 30 Km, i detriti si muovo a velocità supersonica, la gente è sepolta viva dal fango. Si lascia alle spalle un paradiso distrutto. Per fortuna il Sant’Elena è in una zona disabitata ma se un'altro vulcano eruttasse vicino a una città come Seattle?”
A L’Aquila si dice che il terremoto ”torna” ogni 300 anni,
in Friuli ogni 100. Ma sarà vero che i terremoti
hanno memoria e sanno quando tornare?

La terra fa un giro intorno al Sole in circa 365 giorni e ruota sul proprio asse in circa 24 ore. Se per “periodico” intendiamo questo la risposta al quesito di questo articolo è si.
Ma per i terremoti esiste una periodicità così precisa? In questo caso la risposta è assolutamente no anche se...
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