In un precedente articolo abbiamo pubblicato il grafico grezzo dell'attività di rilevamento del gas radon così come misurato dalla stazione multidisciplinare iAReSP-Tellus Project di Pizzoli nei giorni precedenti il primo terremoto.
Oggi vogliamo mostrare i dati grezzi di quanto accaduto prima del più violento terremoto del 30 ottobre di Mw 6.5
La distanza stazione/epicentro è di Km 49,147, quasi il doppio rispetto al terremoto del 24 agosto. Anche in questo caso sono stati rilevati dei segnali che saranno oggetto di studio e che dovranno trovare conferme prima di poter accertare che non si tratti semplicemente di una correlazione casuale.
La stazione dispone di un radonometro con camera ionizzante che rileva i decadimenti Alfa del radon222 e successivamente contati grazie ad una scheda di acquisizione. Il gas che misuriamo è esclusivamente quello che fuoriesce dal sottosuolo nel punto esatto di misurazione e, dal punto di vista geofisico, esclusivamente quello eventualmente prodotto dalle rotture o microrotture della faglia di Pizzoli.
Microrotture che possono verificarsi durante il processo principale di rottura di faglie limitrofe come nel caso del 30 ottobre. È bene ricordare che se è vero che la rottura avviene all'improvviso è altresì vero che il processo inizia molto tempo prima coinvolgendo un'area molto estesa.
Il grafico comprende un lungo periodo che va dal 10 ottobre al 5 novembre (clicca sull'immagine per ingrandire) nel quale è evidenziata un'anomalia nei giorni 27 e 28 ottobre, cioè alcuni giorni prima del forte terremoto il cui tempo di arrivo è indicato con la linea rossa verticale (ore 06:40 UTC del 30/10/2016).
Nella stazione multidisciplinare rileviamo numerosi altri fattori alcuni dei quali potrebbero aver interferito nella misurazione del radon, motivo per cui è bene approfondire attentamente prima di poter confermare la presenza di una reale anomalia di carattere sismico.
Riproduciamo anche il grafico relativo al primo terremoto di agosto dove si è presentata una simile situazione.
A fine novembre accenderemo finalmente la seconda stazione a Cagnano Amiterno la cui distanza con la stazione di Pizzoli è di circa 9 Km e potremo quindi iniziare a rilevare simultaneamente due diversi valori che risulteranno importantissimi per ottenere verifiche o smentite.
Stiamo anche lavorando per l'attivazione di una terza stazione nei pressi di Campotosto così da ottenere una prima vera e propria triangolazione dei dati.