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Il terremoto è l'evento naturale più pericoloso

e spaventoso in quanto improvviso e non controllabile.

Ma si può prevedere? La ricerca scientifica della iAReSP

 

 

Allo stato attuale la risposta non può che essere che un deciso no ma dobbiamo comprendere cosa significa il termine “previsione” e cosa sta facendo la ricerca.

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Onde giganti che si abbattono sulle coste distruggendo

tutto ciò che incontrano sulla loro strada dopo aver percorso

migliaia di chilometri. Vedremo mai questi cartelli in Italia?

 

 

Onde di otto metri che si abbattono su San Francisco e devastano la “Bay Area”, spazzando via case e ponti come se fossero costruzioni di Lego: non è l’ultimo catastrofico film di Hollywood, ma lo scenario ipotizzato da uno studio del Centro americano di geofisica USGS, l’agenzia statunitense che effettua il monitoraggio di terremoti e maremoti in tutto il mondo.

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Per localizzare il terremoto è indispensabile

la registrazione dell’evento sismico da almeno

tre stazioni sismometriche, vediamo come.

 

 

Quando avviene un terremoto le sue onde vengono registrate dalle stazioni sismometriche e in modo particolare sarà indispensabile misurare il tempo esatto di arrivo dell’onda primaria (P) e quello dell’onda secondaria (S). 

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