Onde giganti che si abbattono sulle coste distruggendo
tutto ciò che incontrano sulla loro strada dopo aver percorso
migliaia di chilometri. Vedremo mai questi cartelli in Italia?
Onde di otto metri che si abbattono su San Francisco e devastano la “Bay Area”, spazzando via case e ponti come se fossero costruzioni di Lego: non è l’ultimo catastrofico film di Hollywood, ma lo scenario ipotizzato da uno studio del Centro americano di geofisica USGS, l’agenzia statunitense che effettua il monitoraggio di terremoti e maremoti in tutto il mondo.
Per localizzare il terremoto è indispensabile
la registrazione dell’evento sismico da almeno
tre stazioni sismometriche, vediamo come.
Quando avviene un terremoto le sue onde vengono registrate dalle stazioni sismometriche e in modo particolare sarà indispensabile misurare il tempo esatto di arrivo dell’onda primaria (P) e quello dell’onda secondaria (S).
Nepal 25 aprile 2015
Una scossa violenta di Mw 7.8 da inizio alla sequenza
che abbiamo rappresentato in VideoGrafica 3D
Grazie ai dati forniti dal GFZ Potsdam abbiamo elaborato con grafica 3D gli ipocentri della sequenza sismica dei primi tre giorni, ossia dal 25 al 27 aprile 2015 compresi.
I vulcani affascinano,
terrorizzano e a volte... uccidono.
18 maggio 1980 il Monte Sant’Elena esplode
Il Monte Sant’Elena nello Stato di Washington, Stati Uniti
“È uno dei più violenti fenomeni della Terra. La cenere si innalza in cielo per 30 Km, i detriti si muovo a velocità supersonica, la gente è sepolta viva dal fango. Si lascia alle spalle un paradiso distrutto. Per fortuna il Sant’Elena è in una zona disabitata ma se un'altro vulcano eruttasse vicino a una città come Seattle?”
I terremoti sono fra i fenomeni naturali più devastanti
e imprevedibili e quando colpiscono niente e nessuno
è al sicuro!
“Senza preavviso la terra si spacca, trema e cede sotto i nostri piedi, quando colpiscono niente e nessuno è al sicuro. Ogni anno il pianeta è scosso da milioni di eventi sismici in gran parte quasi impercettibili ma almeno una volta l'anno in qualche parte nel mondo il colpo lascia il segno.” (Passaggio a Nord Ovest)
Anna Riggio, ricercatrice presso l’Istituto Nazionale
di Oceanografia e Geofisica Sperimentale (OGS Trieste),
illustra l’intera tematica del gas Radon
Il Grafico della Stazione iAReSP di rilevamento Radon in fase di test
di Anna Riggio
RIASSUNTO
Il Radon è un gas naturale, radioattivo, prodotto nel suolo dal decadimento dell’elemento Radium, prodotto a sua volta dall’Uranio. Il suo tempo di decadimento è di 3,8 giorni. Come tutti i gas ha molta mobilità e può circolare nel terreno attraverso le fratture delle rocce e gli spazi tra i granuli dei terreni incoerenti. Purtroppo si insinua anche all’interno degli edifici, raggiungendo anche alte concentrazioni, e costituendo, come gas radioattivo, un rischio per la salute. Misure di Radon sono fatte all’interno delle abitazioni per controllare che il livello di concentrazione non superi i limiti consentiti dalla normativa.
Albert Einstein, il grande uomo che ci ha insegnato
a guardare e comprendere il mondo dell'universo
con la teoria della relatività riassunta nella formula E=mc2
Nel 1905 Albert Einstein formulò la teoria della “relatività ristretta” con la quale risolse le contraddizioni tra relatività galileiana ed elettromagnetismo. Nel 1915 con la teoria della “relatività generale”, riuscì a risolvere il conflitto tra la relatività ristretta e la teoria della gravitazione di Newton.