Ogni tanto si sente parlare di allarmi. Tre anni fa al Sud,
da alcune settimane al Nord. Violenti terremoti che
“dovrebbero” arrivare, ma è il caso di chiarire.
Dopo il terremoto dell’Emilia di tre anni fa (20 maggio 2012) sul web e su vari giornali hanno cominciato a diffondersi notizie relativamente ad un forte terremoto che da li a due anni avrebbe colpito una zona imprecisata del Sud Italia.
Esiste una proporzione fra la superficie di faglia
interessata da movimento tellurico e la magnitudo
(energia rilasciata) del terremoto. Proviamo a comprenderla
CORRELAZIONI SEMPLIFICATE TRA AUMENTO DELLA MAGNITUDO
E LE SUPERFICI DI FAGLIA INTERESSATE
Proponiamo dati semplificati e sommari per un facile apprendimento
Grazie alle continue informazioni che in molti raccolgono dalla rete, quasi tutti conoscono la scala della Magnitudo locale (Ml), la scala Mercalli-Cancani-Sieberg (MCS) e cominciano a familiarizzare con la scala della Magnitudo momento (Mw) e l’ancora poco conosciuta giapponese scala Shindo.
In questo articolo analizziamo la ricorrenza dei
terremoti partendo dal 1997 con magnitudo
maggiori del 5.0 e del 5.5
di Davide Di Febbo
Dal 1997 ad oggi sono complessivamente 34 i terremoti con magnitudo maggiore del grado 5.0 della Scala Richter su territorio nazionale o molto vicini al confine. In modo particolare sono compresi due eventi sismici registrati in territorio sloveno e svizzero
Due termini molto usati negli ultimi anni soprattutto
dopo l'evento sismico aquilano.
Vediamo se possono fra loro convivere.
Si è molto discusso e si sta ancora discutendo sul ruolo di questi due importanti metodi di approccio verso gli eventi naturali i quali, come i loro scopi, hanno due significati diversi. Proveremo a chiarire, secondo il nostro punto di vista, se un metodo esclude l’altro o se possono convivere ed essere tutti e due importanti e determinanti.
Molto spesso prima di importanti terremoti
si notano fenomeni strani quali bagliori, migrazione degli
animali, strani odori, riscaldamento dell’acqua...
La scienza dei terremoti è una delle più affascinanti in quanto l’evento naturale si manifesta in punti non direttamente visibili, nelle viscere della terra, e ancora oggi il mondo scientifico internazionale è alla ricerca di quegli elementi chiamati precursori.
Il terremoto è l'evento naturale più pericoloso
e spaventoso in quanto improvviso e non controllabile.
Ma si può prevedere? La ricerca scientifica della iAReSP
Allo stato attuale la risposta non può che essere che un deciso no ma dobbiamo comprendere cosa significa il termine “previsione” e cosa sta facendo la ricerca.
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