Complessivamente sono stati registrati 1.424 terremoti di cui 1.268 fino a magnitudo 1.9
146 sono quelli fra magnitudo 2.0 e 2.9 e 10 quelli fra 3.0 e 3.9.
La zona maggiormente interessata è ancora quella dell’Appennino Umbro-Marchigiano ma diversi eventi sismici sono stati registrati nella zona garganica, nel sulmonese, Appennino Tosco-Emiliano e diversi epicentri localizzati sulla Catena Alpina in modo particolare nel Nord-Est della Penisola.
Non sono mancati i soliti terremoti di subduzione sulla costa occidentale della Calabria causati dall’inabissamento della Placca Africana.
Particolare attenzione è rivolta nel sulmonese (bassa provincia di L'Aquila) dove da alcuni mesi si registrano una serie di terremoti fra Sulmona e Roccaraso in coincidenza con la faglia di Pizzalto, silente da diversi decenni. La magnitudo massima registrata è di 2.8 e l’attività risulta poco costante con giorni di silenzio e giorni con attività a carattere strumentale.
I primi giorni di agosto hanno riservato alcuni eventi importanti fra i quali ricordiamo il sisma di M 3.7 registrato nella zona Nord del Lago di Garda con epicentro nei pressi di Ledro (TN) e il terremoto di Mw 4.0 con epicentro a Parenti (CS) che ha destato preoccupazione fra gli abitanti della Calabria centrale.
Anche in questa occasione è interessante notare la classica proporzione 1/10 fra gli accadimenti di grado diverso ma purtroppo si nota anche un discreto ritardo in termini proporzionali per un evento maggiore di M 5.0 di cui l’ultimo risale al 29 dicembre 2013 (San Potito Sannitico - CE) mentre fino ad oggi, partendo appunto da quest’ultimo, sono stati registrati ben 25 terremoti fra M 4.0 e 4.7